Storia di un motore anti petrolio ... segue in fondo ...(1) ... (2) ...
Per quei pochi che arrivano a leggere questo spazio del mio sito, lascio un testamento morale per quello che sta per succedere.
Da due anni sono al fianco di persone che hanno risolto il problema della dipendenza dal petrolio: un motore perpetuo.
Fantasia, follia, utopia ... qualche anno fa Tesla arrivò vicino alla soluzione e, visto che forse ci sarebbe arrivato, gli americani (???) lo hanno premiato con una vita agiata in un hotel (lager) dove poter continuare i suoi studi.
Bhé, qui gli americani non sono ancora arrivati e di conseguenza qualcuno ha completato il lavoro di Tesla.
La mia gioia e il mio entusiasmo si mescolano con il terrore di poter finire sciolto come un gelato al sole da chissà quale meteora incandescente possa arrivare cosi vicina a me.
Il nostro tempo è segnato da manifestazioni arroganti e prepotenti di governi e regimi (false democrazie) che obbligano i popoli all'uso incondizionato e dipendente del petrolio, col quale tiranneggiano e gestiscono l'economia. L'Economia è il modo migliore per gestire i popoli secondo leggi di numeri e di profitti, manipolare le coscienze, colpevolizzare chi cerca soluzioni alternative.
La soluzione del motore anti petrolio è drastica e catastrofica.
Sareste disponibili a pensare, dico pensare, di dover rinunciare al 60 % dei vostri beni materiali e forse al 50 % delle persone che conoscete, tra cui vostri cari?
Questa scoperta non è un'evoluzione (cambiamento di qualcosa che c'è), è una rivoluzione (cambio totale).
Oggi chi lavora nell'ecologico, fotovoltaico, eolico ed altro, viene appagato da false cooperazioni governative, investimenti a fondo perduto, contratti agevolati, vedi bene con ENEL, EDF, GasSuez, Veolia, ENI, etc ma questo è pura manipolazione. Osservate i comunicati delle aziende che fanno fotovoltaico, eolico; tutte sono sponsorizzate da grandi aziende di energia; non vi viene forse in mente che questo condiziona la possibilità di indipendenza e sviluppo di queste aziende?
Una piccola azienda della costa azzurra, 3 anni fa ha sviluppato il motore ad aria compressa. Non ha accettato sovvenzioni né sponsors. Al momento di diventare "grande" ha dovuto trasferire la sede in Lussemburgo, perché in Francia la licenza per costruttore di auto non poteva essere accordata. Qualche tempo fa, vicini all'uscita definitiva delle prime auto con motore ad aria compressa, durante una convention politico industriale con il ministro dell'industria francese, una domanda fu posta: "Perché non si parla delle auto ad aria compressa?" risposta "ci stiamo occupando del dossier!". Due settimane dopo l'azienda riceve la visita della polizia fiscale che chiude temporaneamente l'azienda. Come la chiamate voi? Intimidazione politica? Arroganza di regime? Ignoranza umana?
Le omologazioni non sono ancora state consegnate a causa di "difetti" ai fanali, alla circonferenza delle ruote (in commercio per altri veicoli) a varie problematiche ingiustificabili.
Questo a cosa vi fa pensare?
Torniamo al motore anti petrolio.
Se quello che avete letto vi sembra verosimile, allora dovete cominciare a valutare un cambio radicale della vostra vita; tra qualche anno comincerà una battaglia tra governi e mega Company per appropriarsi di questa invenzione; forse per eliminarla, o forse per farne uso a scopi militari, in principio, e poi, gradatamente, distribuirla per il dopo petrolio.
Se questa storia avrà seguito sul mio sito, vorrà dire che qualcosa sta cambiando e le coscienze della gente cominceranno ad essere consapevoli che non si puo' sottostare alle regole del mercato fatte solo per pochi e per creare dipendenza. In caso di silenzio e peggio, sparizione del sito e delle persone coinvolte, allora la teoria è una verità agghiacciante per la quale vale la pena sacrificarsi per un nuovo mondo.
Non scivetemi, sorvegliate i piccoli segnali che verranno dati da fine anno 2011 al 2015; forse per quel tempo qualcosa comincerà a manifestarsi anche in Europa. Altrove si comincia nel 2012.
Alberto Colman